Eh già, se non ce l’hai non sei nessuno, indossarla potrebbe farti sentire o molto francese chic o molto mimo, basta un attimo!
Le righe si sa, vanno dosate con molta cura, anche le t-shirt possono darci qualche problema, essendoci una varietà immensa di modelli abbiamo la possibilità di trovare quella che fa per noi senza rinunciare ad un must di stagione.
Che le righe siano regolari o modulate, grandi o piccole, con scritte sovrapposte o semplici, possono essere abbinate ad un outfit sportivo o anche ad uno un po’ più civettuolo a seconda dei capi che ci vorrete accostare ed anche agli accessori, io adoro le maxi collane tempestate di pietre luccicanti, per la serie passiamo innoservati!
La mia scelta è cadita su quelle classiche orizzontali, ma ce n’è per utti i gusti!!
Voi le indossate?? come le abbinate???
Hèrmes è Hèrmes e non si tocca, come non si toccano le sue splendide vetrine che potete ammirare se avete la fortuna di passeggiare a Parigi, in Rue Faubourg Saint-Honorè, e avete la possibilità di fermarvi proprio lì al numero 24, dove si trova la sede storica della Maison che da sempre fa sognare con la sua classe milioni di sospiranti esseri umani… Come si fa a resistere a tanta bellezza? E non parlo solo degli accessori o degli abiti esposti, ma della visione lussuosa e speciale che una artista dal nome esotico, Leïla Menchari, regala a noi poveri mortali dal lontano 1978, ben 4 volte l’anno. Nata in Tunisia da una famiglia di proprietari terrieri, sin da piccola dimostra di essere attratta dalle atmosfere esotiche che la circondano, questa sua passione la porterà un giorno per puro caso ad esplorare il giardino ricco di fiori, fontane e decori romani di Violet e Jean Henson, una coppia anglo americana di aristocratici bohèmien, appassionati di storia antica. Grazie alla sua famiglia e a questa coppia che la considera come una figlia potrà coltivare la sua naturale tendenza al bello diplomandosi all’ Ecole des Beaux-Arts di Tunisi. Viaggerà verso Parigi e continuerà a studiare arte, un incontro speciale con il talentuoso Azzedine Alaia tunisino come lei le cambierà la vita, lui stesso la introdurrà nello sfavillante mondo della moda come modella per Guy Laroche. Nel 1961 busserà alla porta di Hèrmes portando con sè tutta la sua energia e la sua arte ed avrà la fortuna di incontrare la simpatia di Annie Beaumel, dal 1927 responsabile delle vetrine della Maison, di cui diventerà l’assistente per poi essere promossa capo illustratore. Nel 1978 sarà Jean_Louis Dumas il presidente in carica di Hèrmes a sceglierla come head stylist, le toccherà non solo il compito di curare le vetrine, ma anche quello di scegliere i colori destinati ai famosissimi carré. Volete dei numeri? Sono più di 100 i tableaux che la Menchari ha ideato in oltre trent’anni per le “sue” vetrine, in esse troviamo tutto l’amore per le culture più diverse, prima tra tutte quella araba. La Maison ha pubblicato sulla sua pagina Facebook le opere più suggestive di questa vulcanica creativa che ha dichiarato di prendere ispirazione dalla natura per poi reinterpretarla. Reinterpretando allo stesso modo anche la moda di Hermès che per lei ha realizzato pezzi unici, variazioni di borse, accessori, selle, modelli considerati icone prodotti in materiali decisamente particolari. Quei pezzi costituiscono oggi una sorta di collezione privata feticcio. Tutto documentato in un video scandito dal battere di un cuore e dal titolo “Les Kelly di Leïla”, dove potrete ammirare le spettacolari metamorfosi della borsa più glam e desiderata del pianeta…
Il mondo della moda non può che piangere calde lacrime oggi per la sua scomparsa a 82 anni dopo aver combattuto a lungo contro il male del secolo.
Dominicano di nascita, divenuto cittadino statunitense nel 1969 è stato il primo designer americano a scalare la vetta di una maison francese: Balmain, più precisamente a partire dal 1993 fino al 2002.
L’incontro che gli ha cambiato la vita, dopo aver abbandonato la sua amata patria in giovane età per studiare pittura presso l’Accademia di San Fernando a Madrid, è sicuramente quello con Cristóbal Balenciaga che gli ha permesso di venire a contatto con lo sfavillante mondo della moda, imparandone ad amarne le tecniche, i tessuti, gli stili.
Abbandonerà la Spagna alla volta di Parigi dove sarà la maison Dior prima e Lanvin successivamente ad accoglierlo come assistente di Antonio Castillo. Tornerà negli Stati Uniti nel 1963 per fondare la sua omonima casa di moda.
Molti lo ricorderanno come l’uomo amato dalle First Lady, prima su tutte la elegantissima Jaqueline Kennedy, per poi passare a Nancy Reagan, Laura Bush, Hillary Clinton e Michelle Obama.
I suoi vestiti da sogno hanno ispirato le battute di molti episodi di Sex & the City e hanno fatto brillare con i colori tipici del suo temperamento latino i Red Carpet.
Il canto del cigno??? Il favoloso vestito bianco di Amal Alamuddin neosposa dell’affascinate ex_scapolo d’oro George Clooney.
A ricordarlo ci saranno sempre le sue creazioni e il suo genio, come è giusto che sia, senza usare troppe parole… Credits: Pinterest
Quando si ci sveglia con una città in mente bisogna seguire il suggerimento e lasciarsi ispirare…
Parigi, non quella patinata delle riviste, ma quella delle viuzze, quella che si scopre vagabondando, che profuma di baguette appena sfornata…